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Differenza tra preliminare trascritto e registrato
21. 03. 23

Compravendita Immobiliare

DIFFERENZA TRA PRELIMINARE TRASCRITTO E REGISTRATO

Il contratto preliminare è un vero e proprio contratto che definisce tempistiche, prezzo di compravendita e ammontare di caparre/ acconti che definiranno la stipula del contratto definitivo davanti al Notaio.

Il contratto preliminare deve indicare gli elementi principali della vendita quali il prezzo e la casa da acquistare, l’indirizzo e una precisa descrizione (piani, stanze etc.) con i dati aggiornati del Catasto e la data del contratto definitivo. E’ opportuno, inoltre, definire tutti gli obblighi reciproci concordati dalle parti prima della consegna dell’immobile. 

 

Differenza tra preliminare registrato e preliminare trascritto:

 

  • La registrazione del preliminare può essere redatta direttamente dalle parti coinvolte (o affidarsi a studi che lo faranno al posto vostro); nel suddetto contratto andranno inseriti sia i dati catastali dell’immobile oggetto di compravendita sia tutte le caparre e acconti che verranno versati alla parte venditrice. La registrazione dovrà essere fatta presso un ufficio territoriale dell’agenzia delle entrate e le spese della registrazione saranno di 200 € più una marca da bollo da 16,00 € ogni 100 righe per ogni copia di preliminare che si vuole registrare (minimo 2).

 

  • La trascrizione vale come una vera e propria prenotazione dell’acquisto dell’immobile e va redatta direttamente da un Notaio, esso non è più soltanto un accordo privato tra acquirente e venditore ma viene reso legalmente valido verso chiunque (tecnicamente è “opponibile nei confronti dei terzi”) e il venditore, di conseguenza, non potrà vendere l’immobile a qualcun altro, né concedere un’ipoteca sull’immobile, né costituire una servitù passiva o qualsiasi altro diritto pregiudizievole. Gli eventuali creditori del venditore non potranno iscrivere un’ipoteca sull’immobile promesso in vendita, né pignorarlo. Dal momento della trascrizione del contratto preliminare, l’immobile è “riservato” al futuro acquirente, e qualsiasi trascrizione o iscrizione non avrebbe effetto nei suoi confronti.

 

È consigliabile trascrivere un compromesso quando:

 

  • Se gli acconti prezzo superano il 20% del prezzo di compravendita
  • Se i tempi  tra preliminare e atto di rogito superano i 6 mesi
  • Se il venditore  potrebbe essere un soggetto fallibile

 

In poche parole il contratto preliminare, sia esso registrato o trascritto, serve a tutelare le parti coinvolte, siano esse sia di natura economica (come acconti versati e prezzo d’acquisto) o di natura legale (accordi presi a livello temporale o il rispetto di accordi presi).

È consigliabile richiedere l’aiuto di un professionista onde evitare problemi nel prosieguo  del rogito e garantire la legalità dell’atto stesso.

 

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